Ph.: Davide Santi

Francesco Libetta

Francesco Libetta, poet-aristocrat of the keyboard with the profile and carriage of a Renaissance prince» (M. Gurewitsch sul New York Times) è stato ascoltato nelle sale europee, americane e asiatiche come pianista, direttore («di mostruoso virtuosismo» M. Vallora su La Stampa) e compositore («poeta doctus» P. Isotta sul Corriere della Sera). Dagli esordi gli è stata riconosciuta una tecnica strumentale straordinaria e un peculiare stile.

Apprezzato ora come «important pianist» da H. Schonberg, con «una libertà insieme e autorità pianistica che lo fanno senza confronti al mondo» (P. Isotta), in integrali di Beethoven, Händel e Chopin.

Sono stati registi di suoi concerti B. Monsaingeon e F. Battiato.


giovedì 30 settembre 2021

Dialogo con Nicole Janigro e Romano Madera

Francesco Libetta, pianoforte.

I testi poetici sono letti da Annina Pedrini

Prima esecuzione assoluta di ‘Mosaico’ di Carla Magnan (1968)

Claude Debussy (1862-1918): Estampes
Igor Stravinsky (1882-1971): Petrouska
Fryderyc Chopin (1810-1849): Valzer degli Addii
Robert Schumann (1810-1856): cinque variazioni postume dagli studi sinfonici
Maurice Ravel (1875-1937): la Valse

La cultura per Nicole Janigro e Romano Madera è cura per una ricerca di senso;
A PianoSofia cerchiamo connessioni tra musica e pensiero che vuol dire ampliare lo sguardo e volare alto, con un respiro rigenerante.

Francesco Libetta, librandosi in volo con le sue mani alate, ci porterà con lui ad innalzarci in uno spazio sospeso.